Papa a Panama: Via Crucis, droga, alcol, prostituzione e tratta “spirale di morte” per giovani e famiglie. Terra “ferita nelle sue viscere”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La Via Crucis di tuo Figlio si prolunga in tanti giovani e famiglie che, assorbite in una spirale di morte a causa della droga, dell’alcol, della prostituzione e della tratta, si trovano privati non solo del futuro ma del presente”. È lungo e articolato l’elenco dei dolori che segnano il nostro tempo, stilato dal Papa dal Campo Santa Maria La Antigua, ai piedi della Croce delle Gmg. “E così come furono spartite le tue vesti, Signore, viene spartita e maltrattata la loro dignità”, la denuncia: “La Via Crucis di tuo Figlio si prolunga nei giovani coi volti accigliati che hanno perso la capacità di sognare, di creare e inventare il domani e ‘vanno in pensione’ con la pena della rassegnazione e del conformismo, una delle droghe più consumate nel nostro tempo. Si prolunga nel dolore occulto e che fa indignare di quanti, invece di solidarietà, da parte di una società piena di abbondanza, trovano rifiuto, dolore e miseria, e per di più vengono indicati e trattati come portatori e responsabili di ogni male sociale. Si prolunga nella solitudine rassegnata degli anziani spesso abbandonati e scartati. Si prolunga nei popoli nativi, spogliati delle loro terre, di radici e cultura, facendo tacere e spegnendo tutta la sapienza che possono offrire. La Via Crucis di tuo Figlio si prolunga nel grido di nostra madre terra, che è ferita nelle sue viscere dall’inquinamento dell’atmosfera, dalla sterilità dei suoi campi, dalla sporcizia delle sue acque, e che si vede calpestata dal disprezzo e dal consumo impazzito al di là di ogni ragione”. Si prolunga, sintetizza Francesco, “in una società che ha perso la capacità di piangere e di commuoversi di fronte al dolore”: “Sì, Padre, Gesù continua a camminare, a farsi carico e a soffrire in tutti questi volti mentre il mondo, indifferente, consuma il dramma della propria frivolezza”.

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