Convegno Ucid: mons. Zuppi (Bologna), “si può essere imprenditori audaci nel difendere l’uomo e la sua dignità”

“Chi serve trova gioia e non si stanca. Chi si serve degli altri resta solo ed è sempre insoddisfatto”. Così ha aperto il convegno nazionale dell’Unione cristiani a imprenditori dirigenti, in corso oggi, mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna. Titolo scelto per la giornata di incontri e tavole rotonde dell’organizzazione è “Credito allo sviluppo. Scelte responsabili, economie civili”. L’arcivescovo della città ha ricordato brevemente alla platea i caratteri dell’attuale scena economica: disoccupazione giovanile, ascensore sociale rotto, denatalità. “Senza lavoro e stabilità, senza passione per la vita finiamo per non essere generativi ma solo consumatori”, ha commentato Zuppi che, poi, rivolto agli industriali ha aggiunto: “Non restiamo piccoli ma diventiamo grandi in un mondo che è sempre più il vero orizzonte, grandi di ideali e credibilità, sempre secondo la logica evangelica che grande è colui che serve”. “Le imprese possono aiutare l’inserimento dei più deboli, come chi si trova fuori dal mondo del lavoro, o integrare i tanti emigrati che cercano solo futuro, formazione e competenza per dimostrare chi si è”. “La solidarietà – ha concluso – ha sempre aiutato la crescita! Pensarla anche con l’Africa apre nuovi scenari e possibilità davvero importanti. Dimostrate che questa impresa è possibile e che si può essere imprenditori audaci nel difendere l’uomo e la sua dignità”.

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