Migranti: Tajani, “non voltare le spalle ma impegnarsi perché possano restare a casa loro”

“Non si può voltare le spalle a chi fugge dalla povertà, dalla siccità, dalla guerra. E siccome non possiamo accoglierli tutti a casa nostra, dobbiamo fare in modo che possano restare a casa loro”. Lo ha affermato Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, a proposito della questione migrazioni. “C’è gente che mostra il Vangelo e il Rosario, ma quel Vangelo bisogna leggerlo tutto. È giusto, come ha fatto Gesù, usare la frusta con i mercanti di esseri umani, ma bisogna ricordare che Gesù è morto in croce e che su quella croce ci sono i cristiani che soffrono in Medio Oriente, in Africa, che sono costretti a fuggire e che non sono criminali o trafficanti di droga”, ha spiegato intervenendo al Congresso nazionale de Movimento cristiano lavoratori che si è aperto oggi a Roma. Secondo il presidente del Parlamento europeo, serve “un impegno per far sì che l’economia dei Paesi di chi migra cresca”. “È meglio investire una cifra considerevole in Africa, per combattere i cambiamenti climatici, le carestie, non regalando soldi, ma inviando le nostre imprese, le nostre università per fare formazione e far crescere il Continente africano”. Per Tajani, “in Europa, l’Italia ha la possibilità di contare di più”. “Più che litigare con tutti – ha concluso – dovrebbe accordarsi con i paesi del Mediterraneo e dell’Est e poi chiedere di avere un’Europa più equilibrata”.

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