Migranti: mons. Santoro (Cei), “corresponsabilità con Ue, ma non chiudere cuore e mente”

Sulla questione dei migranti serve “corresponsabilità con l’Europa”, ma “bisogna avere un cuore spalancato con prudenza e discernimento”. Lo ha ribadito mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei, sottolineando che “non si devono chiudere mente e cuore”. Intervenendo al congresso nazionale del Movimento cristiano lavoratori, che si è aperto questo pomeriggio a Roma, mons. Santoro si è soffermato infatti sulla chiusura dei centri di accoglienza e ha ricordato che “non si può pensare ad un’Europa senza il Mediterraneo”. Nella sua prolusione, poi, l’arcivescovo ha esortato a trovare “nuove basi per la convivenza” e a “portare la bellezza che diventa opera educativa e sociale”. Quanto alla presenza dei cattolici in politica, mons. Santoro ha chiesto che “la questione non ci lasci tranquilli o ci faccia essere ripetitivi del passato”. È necessario, ha detto, che ci sia “un’area in cui i cattolici posano esprimersi e possano contare con il voto e con la rappresentanza”. Per questo, ha aggiunto, “occorre investire sulla formazione sistematica”.

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