Lavoro: Tajani, “la politica dovrebbe fare di tutto per garantirlo”

“La politica dovrebbe fare di tutto perché l’uomo possa lavorare: senza lavoro non c’è libertà né dignità”. Lo ha sottolineato Antonio Tajani, presidente del Parlamento, che nel suo intervento al Congresso nazionale de Movimento cristiano lavoratori ha replicato al presidente Giuseppe Conte che aveva rivendicato gli sforzi del Governo sul lavoro e sul reddito di cittadinanza come “strumento per ripartire”. “Non sono d’accordo con il premier: bisogna fare di tutto per dare lavoro ad un giovane del Sud”, ha detto. “A mia figlia – ha spiegato – non darei 800 euro per non fare niente. Ci sono migliaia di giovani che studiano di giorno e lavorano la sera guadagnando due o trecento euro al mese. Se togliamo la dignità del lavoro, perdono la voglia di vivere e lo slancio: possono finire in discoteca o con una siringa nel braccio, è diseducativo”. “Se fossi stato il premier avrei usato quei soldi per pagare i contributi che un’impresa versa quando assume. Con cinque miliardi si sarebbero potuti pagare contributi per migliaia di giovani”, ha continuato Tajani che su “quota 100”’ e la modifica della Legge Fornero ha ricordato che “le imprese non riassumeranno e che non è vero che nelle imprese uno vale uno”. “Il Decreto dignità – ha denunciato – ha fatto perdere decine di migliaia di posti di lavoro: vorrei solo posti a tempo indeterminato, ma meglio i voucher e i posti a tempo determinato che il lavoro nero e lo sfruttamento”. Per il presidente del Parlamento europeo, infine, “la Tav non è un capriccio” e “un “Paese che vuole crescere deve costruire infrastrutture”.

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