Ambiente: Conte su trivelle e Tav, “continuare su strada energie rinnovabili e rivedere valutazioni di 20 anni fa”

“Se abbiamo come obiettivo la decarbonizzazione entro il 2025 e se possiamo vantarci di essere un Paese che si trova nella fase più avanzata nella transizione energetica, oggi è più saggio dedicarci a trivellare o è meglio insistere con le energie rinnovabili? Non è meglio e più responsabile continuare su questo percorso?”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a proposito del caso delle trivelle. Nel suo intervento al congresso nazionale del Movimento cristiano lavoratori, in corso a Roma fino a domenica, Conte ha voluto soffermarsi anche sulla questione della Tav. “Ci accusano di essere il Governo del non fare, siamo dipinti come quelli che ancora sulla Tav aspettano l’analisi costi-benefici”, ha lamentato Conte sottolineando che “è vero: abbiamo cambiato metodo, perché un’opera così rilevante e di così forte impatto ci obbliga a recuperare le valutazioni fatte più di 20 fa”. “Vogliamo vedere se sono ancora attuali, visto che questo benedetto buco non è ancora iniziato?”, ha insistito il premier evidenziando tuttavia che “in Italia i cantieri non sono bloccati”.

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