Venezuela: vescovi alla vigilia della festa del 23 gennaio, “le manifestazioni organizzate segno di speranza e novità”. Necessario un “cambiamento politico”

Alla vigilia della festa del 23 gennaio, sessantunesimo anniversario della sollevazione popolare che nel Venezuela mise fine alla dittatura militare, la Presidenza della Conferenza episcopale venezuelana (Cev) ha diffuso oggi un comunicato, firmato da mons. José Luigi Azuaje Ayala, arcivescovo di Maracaibo e presidente della Cev, dai due vicepresidenti, mons. Mario Moronta e mons. Raúl Biord Castillo, e dal segretario generale, mons. José Trinidad Fernandez Angulo.
Nel ricordare che a partire da quella data si generò un processo democratico capace di incidere a fondo sulla società venezuelana, i vescovi scrivono: “Oggi ci troviamo ad affrontare un altro 23 gennaio, a 61 anni da quell’evento, che fu significativo nella lotta della civiltà contro la barbarie. Lo viviamo essendo coscienti della sofferenza a cui è stato sottoposto il popolo venezuelano dall’azione di governo”.
Di fronte a tale situazione, prosegue il comunicato, “è notorio che la maggioranza del popolo chiede un cambio di direzione che passa per un periodo di transizione, fino all’elezione di nuove autorità nazionali. L’esperienza recente dei cabildos abiertos (ambiti di consultazione della cittadinanza, ndr), strumenti costituzionali, ha permesso ai cittadini di esprimersi apertamente. In essi la popolazione ha manifestato la scontentezza generalizzata e ha considerato illegittima, per la sua origine, la cerimonia di giuramento” relativa al nuovo mandato del presidente Maduro.
Perciò, la Conferenza episcopale conferma la convinzione che sia necessario un cambio di potere politico. In quest’ottica, “le marce organizzate per questo 23 gennaio, in tutto il territorio nazionale, costituiscono un segno di speranza, dicono che qualcosa di nuovo inizia a generarsi nel nostro Paese: cambiamenti necessari per lo sviluppo umano integrale di ciascuna persona e di tutte le persone, però sempre attraverso un metodo democratico e in accordo con la Costituzione nazionale”.

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