Papa Francesco: messa Giornata pace, “un mondo che guarda al futuro senza sguardo materno è miope”. Sì a “Chiesa della tenerezza”. “Mostrarsi cattivi è solo debolezza”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Lo sguardo di Maria ricorda che per la fede è essenziale la tenerezza, che argina la tiepidezza”. Nell’omelia della Messa di ieri nella basilica di San Pietro, il Papa è tornato su uno dei temi cardine del suo pontificato: “La Chiesa della tenerezza”, “parola che oggi tanti vogliono cancellare dal dizionario”, ha aggiunto a braccio soffermandosi sullo “sguardo della Madre” e sullo “sguardo delle madri”. “Un mondo che guarda al futuro senza sguardo materno è miope”, ha ammonito Francesco: “Aumenterà pure i profitti, ma non saprà più vedere negli uomini dei figli. Ci saranno guadagni, ma non saranno per tutti. Abiteremo la stessa casa, ma non da fratelli. La famiglia umana si fonda sulle madri. Un mondo nel quale la tenerezza materna è relegata a mero sentimento potrà essere ricco di cose, ma non ricco di domani”. “Lasciamoci abbracciare”, il secondo imperativo dell’omelia, in cui il Papa ha esortato a fare come Maria, che “aveva tutto a cuore, abbracciava tutto, eventi favorevoli e contrari. E tutto meditava, cioè portava a Dio. Ecco il suo segreto. Allo stesso modo ha a cuore la vita di ciascuno di noi: desidera abbracciare tutte le nostre situazioni e presentarle a Dio”. “Nella vita frammentata di oggi, dove rischiamo di perdere il filo, è essenziale l’abbraccio della Madre”, la tesi di Francesco: “C’è tanta dispersione e solitudine in giro: il mondo è tutto connesso, ma sembra sempre più disunito. Abbiamo bisogno di affidarci alla Madre”, che “con-sola”, cioè “sta con chi è solo”, perché “sa che per consolare non bastano le parole, occorre la presenza”. “Nel cammino della vita, lasciamoci prendere per mano”, l’invito riferito al terzo imperativo: “Le madri prendono per mano i figli e li introducono con amore nella vita. Ma quanti figli oggi, andando per conto proprio, perdono la direzione, si credono forti e si smarriscono, liberi e diventano schiavi. Quanti, dimentichi dell’affetto materno, vivono arrabbiati con sé stessi e indifferenti a tutto! Quanti, purtroppo, reagiscono a tutto e a tutti con veleno e cattiveria! La vita è così”. “Mostrarsi cattivi talvolta pare persino sintomo di fortezza. Ma è solo debolezza”, il monito del Papa, secondo il quale “abbiamo bisogno di imparare dalle madri che l’eroismo sta nel donarsi, la fortezza nell’aver pietà, la sapienza nella mitezza”. “La Madonna non è un optional: va accolta nella vita”, ha concluso Francesco: “È la Regina della pace, che vince il male e conduce sulle vie del bene, che riporta l’unità tra i figli, che educa alla compassione”.

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