Papa Francesco: messa Giornata pace, “la fede è un incontro, non è una religione”. No a “Chiesa museo”, “lasciamoci guardare” da Maria

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La fede è un incontro, non è una religione”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, nell’omelia della Messa celebrata ieri nella basilica di San Pietro, per la festa di Maria Madre di Dio e in occasione della Giornata mondiale della pace. “La vita senza stupore, diventa grigia, abitudinaria; così la fede”, ha spiegato Francesco: “E anche la Chiesa ha bisogno di rinnovare lo stupore di essere dimora del Dio vivente, Sposa del Signore, Madre che genera figli. Altrimenti, rischia di assomigliare a un bel museo del passato. La ‘Chiesa museo’”. La Madonna, invece, “porta nella Chiesa l’atmosfera di casa, di una casa abitata dal Dio della novità”, ha detto il Papa: “Da lei lasciamoci guardare, lasciamoci abbracciare, lasciamoci prendere per mano”. Il primo imperativo, per Francesco, riguarda soprattutto il “momento del bisogno, quando ci troviamo impigliati nei nodi più intricati della vita”. “Quando ci guarda, lei non vede dei peccatori, ma dei figli”, ha proseguito Francesco a proposito degli occhi della Madonna, che “sanno illuminare ogni oscurità, riaccendono ovunque la speranza. Il suo sguardo rivolto a noi dice: ‘Cari figli, coraggio; ci sono io, la vostra madre!’. Il suo sguardo materno ci aiuta a vederci figli amati nel popolo credente di Dio e ad amarci tra noi, al di là dei limiti e degli orientamenti di ciascuno. La Madonna ci radica nella Chiesa, dove l’unità conta più della diversità, e ci esorta a prenderci cura gli uni degli altri”.

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