Giovani e politica: Flick (costituzionalista), “sviluppare un terreno comune di cultura europea”

“La storia dell’Europa è un perenne scontro fra sovranismo e cittadinanza”. Lo ha affermato Giovanni Maria Flick, già presidente della Corte costituzionale e ministro della Giustizia, intervenendo a “Connessioni”, un percorso di formazione politica per giovani che da dieci anni coinvolge ragazzi di associazioni e movimenti e non solo. “Europa e riforme” è il tema dell’incontro di oggi, in corso nella sede della Civiltà Cattolica a Roma. “La lectio di Giuliano Amato all’inaugurazione dell’anno accademico de La Sapienza è stata pochi giorni fa uno sprazzo di speranza in un periodo di poco ottimismo” prosegue Flick, “per sviluppare un terreno comune di cultura europea in una fase di crisi economica, finanziaria, valoriale”. “C’è oggi una crescita esponenziale delle diversità, intese non come dono delle identità per creare nuovi stimoli, ma come inferiorità e sopraffazione”. “In Italia sono molti gli interrogativi, tra passato e presente – ha osservato Flick –. I crimini nazisti sono stati tanti e troppi”. D’altro canto, in Europa, si sono sempre contrapposte “dimensione degli Stati” e “dimensione dei popoli”. “La strada degli interessi economici ha superato troppe volte quella dei diritti e della cultura” ha insistito l’ex presidente della Corte Costituzionale: “Nel 2004 – ha ricordato – il progetto della Costituzione è stato silurato dagli stessi padri dell’Europa. Un progetto che storicamente può annoverare Kant, Mazzini, Garibaldi, gruppo di Ventotene, De Gasperi, Adenauer, Schumann e altri fra i propri padri”.

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