Codex Purpureus Rossanensis: Bonisoli (min. Beni culturali), “tesoro da fare conoscere a tutto il mondo”

Si dice “onorato ed emozionato” il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli, sulla sua pagina Facebook, dopo aver visionato ieri a Rossano Calabro il Codex Purpureus Rossanensis, un manoscritto greco del VI secolo conservato nel Museo diocesiano e del Codex di Rossano. L’arcivescovo di Rossano, mons. Giuseppe Satriano, che “ringrazio per la preziosa ospitalità” – racconta Bonisoli -, “mi ha riferito che sono il primo ministro a sfogliare una pagina di questo delicatissimo manoscritto”. “Questo Codex deve farci riflettere sul potenziale che la cultura può avere in questo territorio. Mi vengono in mente due riflessioni. La prima è che i beni devono essere protetti il più possibile perché sono un patrimonio ereditato dai nostri avi e che lasceremo alle generazioni future. Nel Mezzogiorno, poi, questo patrimonio è immenso e molto articolato”, scrive il ministro sulla sua pagine Facebook. La seconda riflessione è che “la cultura, soprattutto in Calabria e in generale nel Mezzogiorno, può essere un modo per creare occasioni di occupazione. Avere un tesoro come questo e non farlo conoscere a tutto il mondo è un peccato”. “Il Codex è patrimonio mondiale dell’Unesco e bisogna indurre i turisti a venire a vederlo”, aggiunge Bonisoli. Infine, un ringraziamento per l’ospitalità a mons. Satriano, al Commissario prefettizio del Comune, Domenico Bagnato, e al prefetto di Cosenza, Paola Galeone.

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