Politica: De Siervo (costituzionalista), “oggi norme contrarie a diritti umani e solidarietà aumentano emarginazione e ostilità verso poveri”

Riferendosi alla nostra Costituzione, “non si può non rilevare che valori assolutamente essenziali come il riconoscimento dei diritti umani fondamentali e l’ineludibile solidarietà fra le persone (art.2)” oppure “l’impegno delle istituzioni a contribuire a rimuovere le disuguaglianze di fatto (art.3), vengano continuamente contraddetti da dichiarazioni e norme” che sembrano finalizzate ad “accentuare diffidenze e ostilità” soprattutto verso “stranieri poveri”, a produrre “la loro emarginazione sociale” e a “ridurre le politiche di sostegno”. A farlo notare è questa sera Ugo De Siervo, presidente emerito della Corte costituzionale, nella sua relazione al seminario in corso a Roma per iniziativa della presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana e dell’Istituto Giuseppe Toniolo sul tema “La buona politica è al servizio della pace. Il Messaggio pontificio per la Giornata mondiale della pace 2019”. Per il costituzionalista oggi appare evidente”in parti significative delle classi politiche al potere in paesi tra i più ricchi” la volontà di affermare “principi e regole fondati sulla difesa di esistenti privilegi economici e sociali e sulla sostanziale accettazione delle disparità esistenti a livello nazionale e internazionale”. Addirittura, chiosa, “riemergono tentativi di rivitalizzare nazionalismi fuori tempo” anche fomentando attraverso “disinformazione e manipolazione” delle notizie  “impropri allarmismi”, ad esempio con riferimento al fenomeno migratorio. “Anche nel nostro Paese – conclude De Siervo al termine della sua analisi senza sconti – siamo ben lontani dal buon governo” e dalla “ricerca della vera pace”.

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