Gmg 2019: Foro Afrodiscendente chiede “riconoscimento” e giustizia sociale. La speranza è di consegnare il proclama al Papa

Circa 200 leader giovanili afrodiscendenti, non solo cattolici ma anche di confessione evangelica, di altre religioni o non credenti, si sono dati appuntamento a Panama dall’11 al 13 gennaio per il Foro Afrodiscendente della Gmg, concluso dalla presentazione di un proclama che i giovani sperano di poter consegnare a Papa Francesco in occasione dell’imminente Gmg. L’evento è stato promosso a livello ecclesiale dalla pastorale afro di Panama, in collaborazione con la Rete dei giovani afro-panamensi, al cui interno convivono diversi orientamenti ideologici e religiosi. “Il tema principale è stato il rafforzamento e il riscatto della nostra identità etnica e culturale, incentrati sulla fraternità e solidarietà dei nostri popoli”. Il documento denuncia la condizione dei giovani afrodiscendenti negli ambiti della salute, dell’educazione, del lavoro, della giustizia e del riconoscimento.

Una realtà che presenta “molti limiti e carenze, sia di carattere interno che esterno, relazionati all’identità etnica e culturale che in molte occasioni non è riconosciuta: né a livello pubblico, né privato né religioso”. Tale mancanza di riconoscimento, prosegue il proclama, “produce la mancanza di giustizia sociale, la ricerca dell’uguaglianza e del rispetto per la dignità del popolo afrodiscendente”. Tra le proposte presentate, la necessità di reintrodurre l’etnodeducazione, e di promuovere una giustizia basata su una vera uguaglianza, “senza distinzione etnica e di genere, rispettando i nostri diritti come giovani afrodiscendenti e come donne di colore”. Al Foro si è parlato anche del censimento previsto nel 2020, nel quale sarà importante il riconoscimento della popolazione negra, con il fine di offrire politiche mirate.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy