Agricoltura: Istat, nel 2018 produzione aumentata dell’1,5% in volume. Crollo per l’olio (-36,9%)

Nel 2018 la produzione dell’agricoltura italiana è aumentata dell’1,5% in volume. Lo rende noto oggi l’Istat, diffondendo la “Stima preliminare dei conti economici dell’agricoltura” relativa al 2018.
Una marcata crescita, rileva l’Istituto nazionale di statistica, si è registrata per alcune produzioni da coltivazioni arboree, in particolare vino (+14,3%) e frutta (+1,4%). Tra le coltivazioni erbacee gli aumenti più rilevanti risultano quelli delle piante industriali (+7%), delle coltivazioni cerealicole (+3,5%) e degli ortaggi e i prodotti orticoli (+2,1%). La produzione di olio di oliva ha subìto, invece, un sensibile calo (-36,9%) e un netto ridimensionamento ha interessato anche le produzioni agrumicole (-6,8%). Nel comparto zootecnico la produzione ha registrato un calo dello 0,5%.
“La crescita in volume delle attività dei servizi – spiega l’Istat – è modesta (+0,4%) mentre le attività secondarie continuano a segnare dinamiche positive (+1,3%), soprattutto nel settore dell’agriturismo (+1,5%)”.
Stando ai dati diffusi, sul fronte dei prezzi alla produzione, la crescita complessiva è stata dell’1,4%, a sintesi di un incremento (+3,8%) dei prezzi delle produzioni vegetali e di una flessione (-2,2%) di quelle zootecniche.
In aumento i costi sostenuti dagli agricoltori (+5,4%): a una crescita delle quantità impiegate (+0,9%) si è associato un deciso aumento dei prezzi (+4,4%).
L’andamento congiunto dei prezzi dell’output e dell’input ha indotto nel 2018 un peggioramento della ragione di scambio per il settore agricolo. Nel complesso, il valore aggiunto lordo ai prezzi di base è aumentato del 2% in volume mentre le unità di lavoro sono cresciute solo dello 0,2%.
Il reddito dei fattori è cresciuto del 5,3% in valore e, conseguentemente, l’indicatore di reddito agricolo ha segnato un incremento del 3,7%.

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