Bomba in pizzeria a Napoli: Giuliani (Libera Campania), “con Sorbillo si colpisce il simbolo di un’economia sana”

“Siamo molto preoccupati per quello che sta accadendo nel centro storico di Napoli, diventato, ormai, luogo di turismo e di produzioni economiche di peso: la bomba davanti alla pizzeria di Gino Sorbillo, al quale esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà, non è il primo atto intimidatorio, anche se questo è il più eclatante e sembra voler dare un segno alla città intera, colpendo un simbolo, rappresentato da Sorbillo stesso e dal suo modo di condurre l’attività”. Lo afferma al Sir Fabio Giuliani, referente di Libera per la Campania, a proposito della bomba esplosa stanotte davanti all’ingresso del locale di Sorbillo, nel centro storico di Napoli.
Libera, insieme ad altre sigle, è impegnata, proprio in questi giorni, a organizzare, per sabato 19 gennaio, una manifestazione contro le bombe esplose nel comune di Afragola, vicino Napoli, otto in meno di un mese. “L’attentato orribile e odioso contro Sorbillo – prosegue Giuliani – cade in un momento delicato per tutto il territorio. Oltre alle bombe ad Afragola, siamo anche al terzo atto intimidatorio nel centro storico di Napoli in pochi giorni: negli altri casi si è trattato di proiettili esplosi contro le saracinesche di negozi. La bomba contro Sorbillo vuol dire colpire un simbolo e anche un modo di porsi di Napoli davanti al mondo. Sorbillo, infatti, è l’espressione di un’economia sana, tradizionale ma con uno sguardo verso il futuro dell’intera città. Aver colpito lui è doloroso per tutti i cittadini onesti, al di là del valore economico del danno”. Per Giuliani, “il rischio è che dietro questi atti vandalici, come i proiettili esplosi o, peggio, la bomba, ci siano degli interessi criminali, dati i flussi di denaro che girano per il centro storico legati al turismo e ad attività economiche che vanno bene”.
La risposta deve venire da tutta la città: “Già domani abbiamo in mente di promuovere una manifestazione a sostegno di Gino Sorbillo e di una città che è stanca di intimidazioni, violenze e soprusi, come sabato saremo in piazza ad Afragola, insieme anche alle scuole, per dire che la città non appartiene a chi mette le bombe ma ai cittadini afragolesi. A noi, infatti, tocca il compito educativo, ad altri le indagini”, conclude il referente di Libera per la Campania.

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