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Migrazioni: Avramopoulos (Commissione Ue), “non prendiamoci in giro, i governi facciano la loro parte. Subito la riforma di Dublino”

(Strasburgo) “Questo è il momento in cui i governi assumano le loro responsabilità”: Dimitris Avramopoulos, commissario Ue alle migrazioni, pone l’accento sull’urgenza della riforma dell’asilo, sulla quale Parlamento europeo e Commissione hanno da tempo raggiunto un accordo, bloccato però dai governi degli Stati membri. Da Strasburgo, dove è in corso la plenaria dell’Euroassemblea, afferma: “Non prendiamoci in giro. 49 persone in mare, per tre settimane. Un fatto ancor più vergognoso se pensiamo che è accaduto nel periodo di Natale… L’Unione europea ha bisogno di una politica migratoria comune. I Paesi di primo approdo non devono essere lasciati soli”. Poi ringrazia Malta che, pur così piccola, sta offrendo ospitalità ai migranti che giungono dall’Africa attraverso il Mediterraneo. Spiega di essersi recato ieri a Roma per parlare con il ministro degli Interni Salvini. Poi sottolinea: “L’Ue è basata sulla solidarietà e sui diritti umani. Se questi vengono meno, viene meno l’Europa”. “Per questo occorre creare un approccio comune” al fenomeno migratorio, “perché, anche se gli sbarchi si sono assolutamente ridotti, comunque i migranti continueranno ad arrivare”. E dice: “Nonostante gli arrivi siano diminuiti, rimane un clima, una resistenza politica ostile”, sposata anche da diversi governi, “che non aiuta ad affrontare” la situazione. Da qui un nuovo richiamo a rivedere Dublino e a creare una politica migratoria in sede Ue.

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