Brexit: parlamento britannico vota l’accordo con l’Ue. Tensione in aula. May, rispetteremo il voto degli inglesi

(Londra) Urla, agitazione e proteste fuori e dentro Westminster. La premier Theresa May ha concluso il dibattito parlamentare sull’accordo che il suo governo ha negoziato con Bruxelles lo scorso novembre con un ultimo appello ai deputati britannici affinché la sostengano, votando sì. Interrotta più volte dal vocio dei suoi colleghi, il primo ministro ha ricordato che i cittadini britannici hanno scelto Brexit nel referendum del 23 giugno 2016 e che è “dovere” del partito di governo far diventare realtà quel voto. Si è detta contraria sia a un secondo referendum che a un “no deal”, una rottura netta con la Ue e ha detto che il suo accordo proteggerà l’economia britannica. Il leader dell’opposizione, Jeremy Corbyn, ha ribadito la sua intenzione di proporre una mozione di sfiducia contro il governo per ottenere nuove elezioni generali. A qualche metro di distanza, fuori dal parlamento, un carnevale di maschere, persone vestite in costumi mettono in scena le diverse fazioni che dividono oggi il Regno Unito. Alcuni avvolti in bandiere dell’Unione europea, altri urlando a favore del Brexit. Decine di manifestanti sono arrivati in bus, treno e auto da tutto il Regno Unito. Alcuni suonano delle campane, altri tamburi ed è forte la sensazione che la manifestazione possa degenerare in rivolta una volta che si sarà concluso il voto.

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