Prostituzione a Taranto: mons. Santoro (vescovo) sospende parroco accusato di favoreggiamento e agli arresti domiciliari

“In merito alle ultime gravi vicende ascritte a carico del parroco di Monteparano, il sacerdote Saverio Calabrese, si rende noto che l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, ha provveduto immediatamente, in via cautelativa, al decreto di sospensione dell’interessato dal ministero pastorale”. Questa la comunicazione ufficiale della curia ionica, in merito all’arresto ai domiciliari di don Saverio Calabrese. Il parroco, immediatamente sospeso dal suo incarico, è accusato di favoreggiamento della prostituzione. La misura cautelare è scattata questa mattina, nell’ambito del blitz chiamato “Operazione Madame”, quando la polizia di Taranto, in collaborazione con le questure di Lodi e Vibo Valentia, ha disposto 13 misure cautelari personali (di cui 8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) nei confronti di soggetti ritenuti, a vario titolo, gravemente indiziati dei reati di associazione a delinquere, sfruttamento, favoreggiamento e agevolazione della prostituzione. Il prete, secondo le intercettazioni telefoniche e le foto fatte sul luogo, accompagnava alcune donne sul “luogo di meretricio”. Dalle indagini è emerso che una sorta di nucleo familiare di rumeni, dal carcere in Francia, riusciva a gestire a distanza il traffico di prostitute dell’Est. “Se le autorità competenti lo consentiranno –  prosegue la nota ufficiale della curia di Taranto – l’arcivescovo auspica che il provvedimento, al quale don Calabrese è stato sottoposto, possa essere trascorso in un luogo diverso dal territorio parrocchiale per ovvie ragioni riconducibili alla serenità e al rispetto per la comunità monteparanese. È ai parrocchiani, infatti, che va il primo pensiero di paterna vicinanza di mons. Santoro in questa difficile prova. L’arcivescovo assicura che fin da oggi la comunità sarà seguita da un sacerdote incaricato dalla curia. Attendendo le motivazioni non ancora pienamente conosciute circa le misure restrittive nei confronti di don Saverio, per il quale non verrà meno l’interessamento della diocesi, invita l’intero presbiterio e tutta la comunità diocesana alla preghiera e alla fiducia nella Chiesa e nelle Istituzioni”.

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