Fine vita: arriva manifesto interreligioso su diritti morente. Presentazione il 5 febbraio a Roma

Si terrà il prossimo 5 febbraio a Roma la firma del Manifesto interreligioso dei diritti nei percorsi di fine vita (Complesso monumentale del Santo Spirito – Asl Roma1, ore 10). Il documento, spiega un comunicato, “definisce i diritti della persona morente da realizzare nelle strutture sanitarie per garantire, oltre alle cure, il rispetto della dignità e il supporto religioso e spirituale” e rappresenta “l’espressione di una particolare sensibilità al dialogo interreligioso con riferimento all’ambito sanitario, per proporre non un generico riconoscimento di diritti ma un percorso pienamente condiviso che renda possibile la loro trasformazione in impegni concreti e in procedure operative”. Il Gruppo di lavoro che ha contribuito alla realizzazione del progetto è formato da: Centro culturale islamico d’Italia, Conferenza episcopale italiana, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Diocesi romena in Italia, Hospice Villa Speranza – Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto buddista Soka Gakkai, Unione buddhista italiana, Unione delle comunità ebraiche italiane, Unione induista italiana, Unione italiana Chiese cristiane avventiste del settimo giorno, Vicariato di Roma. Il progetto è sostenuto da: Avo (Associazione volontari ospedalieri), Csv Lazio (Centro di servizio per il volontariato), Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato.
Il Gruppo promotore – costituito da Asl Roma1, Gmc – Università Cattolica del Sacro Cuore, Tavolo interreligioso di Roma – si porrà quale punto di riferimento per realizzare, promuovere e sostenere ulteriori iniziative volte al rispetto del percorso descritto che potrà rappresentare un modello di accoglienza, sostegno e rispetto della fede di tutti, replicabile in altre realtà sanitarie.

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