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“Nella cappella dell’ospedale civile di Monte Sant’Angelo, mani ignote e sacrileghe hanno forzato il tabernacolo e derubato due teche contenenti l’Eucaristia. È un atto inaudito, compiuto volutamente per sottrarre le sacre specie e utilizzarle per chissà quali fini sacrileghi”. Lo dice l’amministratore apostolico di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Luigi Renna, annunciando il fatto avvenuto nei giorni scorsi a presbiteri, diaconi, religiosi e fedeli. “Chi ha compiuto questo gesto è incorso nella scomunica, la cui assoluzione è riservata solo alla Santa Sede, data la gravità dell’atto – sottolinea il vescovo -. I nostri cuori si uniscono nella preghiera di riparazione e di adorazione, nella richiesta di conversione per chi ha oltraggiato il Signore Gesù presente nell’Eucaristia”. Da mons. Renna l’invito a tutti i sacerdoti a “celebrare una santa Messa per la remissione dei peccati, a recitare la preghiera di riparazione che segue e a vivere un’ora di adorazione con la propria comunità”. La data indicata è venerdì 18 gennaio. Lo stesso amministratore apostolico in quel giorno celebrerà l’Eucaristia, alle 17, nella cappella dell’ospedale civile di Monte Sant’Angelo e sosterà in preghiera davanti all’Eucaristia, per “adorare e chiedere misericordia”.