Famiglia: Anfn, fisco più equo che tenga conto dei carichi familiari

(Bellaria Igea Marina) Non chiedono regali e neppure favoritismi, vorrebbero solo che fosse riconosciuto il valore della famiglia e di chi investe sui figli. Perché i figli sono un bene di tutti, e non una scelta privata. Vanno in questa direzione la richiesta di un fisco più equo che tenga conto dei carichi familiari, il bonus pensionistico di tre anni di contributi figurativi (misure di questo genere stanno sorgendo anche in Polonia e Spagna) per ogni figlio alle madri lavoratrici, l’aumento degli assegni familiari, l’Iva agevolata per i prodotti per l’infanzia e una campagna condivisa con tutte le associazioni europee. Sono alcune delle richieste emerse oggi da parte dell’Associazione nazionale famiglie numerose che a Bellaria Igea Marina (Rimini) sta vivendo il suo incontro annuale. “Chiediamo particolare attenzione alla Carta Famiglia – sottolinea Carlo Dionedei, vicepresidente uscente Anfn – si tratta di uno strumento che è già legge dello Stato, ma al momento è purtroppo solo un contenitore che ha bisogno di essere riempito di contenuti“. Il problema nasce nel non considerare la capacità contributiva della famiglia che è per forza legata alla sua composizione. “Da qui nascono l’ingiustizia sulle tariffe, l’inadeguatezza dell’Isee e il resto – spiega Paolo Nanni, coordinatore provinciale di Rimini per l’Anfn -. Siamo considerati spreconi, ma poi il consumo pro capite è più basso di una famiglia single. È un vero e proprio paradosso. Chi investe sui figli, investe sul futuro”. L’Italia oggi è uno dei Paesi europei che meno destina fondi per la famiglia (1.3% del Pil, contro il 2.1% della media Ue).

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