Diocesi: mons. Santoro (Taranto), “amarezza per la scoperta di un mondo carico d’odio in Rete”

In 5.000 hanno partecipato al pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, organizzato dalla diocesi di Taranto per dare avvio all’anno pastorale. Un appuntamento ormai consueto e fortemente voluto da mons. Filippo Santoro, a capo della diocesi ionica. La celebrazione eucaristica nel santuario “Santa Maria delle Grazie”, presieduta da Santoro questo pomeriggio e concelebrata da più di 150 tra sacerdoti e diaconi, è stata occasione per scacciare i veleni degli scorsi giorni, quando l’arcivescovo è stato contestato sui social per aver offerto la disponibilità della diocesi ad accogliere parte dei profughi della nave Diciotti. “Non mi affliggono tante cattiverie e cose false dette sul mio conto, ma sono fonte di tanta amarezza per la scoperta di un mondo carico d’odio, di mancanza di responsabilità, di gente nascosta nella Rete, con così poca umanità. D’altronde il primo ad essere bersaglio di tanta violenza dei social network è Papa Francesco e con lui, in questi giorni, la Conferenza episcopale italiana. Il Vangelo non ci da margini di interpretazione sul piano dell’amore, non ci sono vie alternative o riduzioni. Ci comanda di amare Dio e il prossimo come Dio ci ha amato, senza distinzione di razza e di appartenenza sociale; omettere ciò vuol dire non amare il Signore”. Santoro ha ricordato che Taranto, esclusi pochi, resta città di accoglienza ed ha segnato i punti cardine del cammino pastorale: riscoprire la ricchezza dell’essere stati scelti da Dio, tornare a farsi suoi discepoli e santificarsi vivendo nell’amore la vita di ogni giorno. L’arcivescovo ha infine annunciato: “Da Roma è giunto il decreto che autorizza a cominciare il processo di beatificazione di due giovani della nostra diocesi: Paola Adamo e Pierangelo Capuzzimati”.

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