Svizzera: lotta agli abusi. Cade il “diritto di veto”. Mons. Morerod, “spetta alla giustizia civile indagare”

“Se la vittima non vuole sporgere denuncia al Tribunale civile, lo facciamo noi. Io, per esempio, l’ho fatto più volte. E da anni. La vittima ha paura. Ma io dico sempre: è vero, la denuncia è sempre causa di una nuova sofferenza ma questa sofferenza sarà più forte se veniamo a sapere che tra 5 anni ci sono state altre vittime dello stesso sacerdote”. Spiega così al Sir mons. Charles Morerod, vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo e responsabile della Commissione di esperti “Abus sexuels dans le contecte ecclésial”, istituita presso la Conferenza episcopale svizzera, la nuova normativa prevista dai vescovi che impone d’ora in poi in tutti i casi, compresi quelli in cui la vittima non vuole, la denuncia in Tribunale. Viene meno quindi quello che veniva definito fino ad oggi il “diritto di veto”. La regola era stata adottata su indicazione dei terapeuti ma con l’esperienza se non c’è obbligo di denuncia, persiste il rischio di soffocare il caso, oltre a mettere in pericolo le potenziali vittime future. “Due magistrati mi hanno detto quanto sia importante per loro la denuncia”, spiega il vescovo Morerod. “Ci hanno detto: ‘Voi non potete sapere tutto e se tenete per voi una informazione, ci impedite di agire anche in altri casi ai quali noi stiamo già lavorando, di cui voi non sapete e nei quali possiamo riconoscere che l’autore è lo stesso. In questo modo ci potete aiutare a mettere un nome su una situazione identificata male’. Inoltre la giustizia può fare cose che noi, come vescovi, non possiamo fare, come prelevare un pc dal prete oppure accedere alle intercettazioni telefoniche, o anche semplicemente seguire la persona. Noi non avremmo nessuno diritto di fare queste cose. E non le dobbiamo avere”. Ai vescovi non è richiesto di diventare detective. “Non ne avremmo il diritto e neanche le capacità e le conoscenze per farlo”, chiosa mons. Morerod.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy