Pensionati: Uecoop, fuga verso Paesi dove la vita costa meno. Dal 2009 oltre un milione

Con 6 pensionati su 10 che prendono meno di 750 euro al mese sono sempre di più gli italiani che si trasferiscono in Paesi dove la vita costa meno e le tasse sono più basse come Marocco, dove la comunità tricolore è cresciuta del 149% negli ultimi 7 anni, o  Thailandia che registra un incremento del 107,7%. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative Uecoop su dati Aire. “Fra carrello della spesa e bollette – sottolinea Uecoop – la vita in Italia è ormai una sfida quotidiana di sopravvivenza soprattutto per i pensionati che sempre più spesso cercano nuovi posti dove vivere e soprattutto incassare l’assegno dell’Inps al lordo dei contributi o con una tassazione che, di solito, non supera il 20% in modo da garantirsi una maggiore serenità nella vecchiaia e la possibilità di spendere qualcosa di più per le proprie esigenze personali e di salute”. Il movimento verso l’estero dal 2009 fino a oggi ha coinvolto oltre un milione di italiani non solo verso Marocco e Thailandia (in totale quasi 10mila espatriati), ma anche verso Malta (oltre 4.500 ), mentre il Portogallo con oltre 6.500 persone ha registrato una crescita del 61,7%. Circa 5.200 hanno scelto la Tunisia; 10.700 i Caraibi (Santo Domingo e Cuba). La qualità della vita fra consumi e servizi diventa così uno dei principali parametri di valutazione, ma non tutti possono o vogliono trasferirsi all’estero lasciando casa, figli, nipoti o amici. In Italia, “dove ci sono 13,5 milioni di persone sopra i 65 anni, destinate con gli anni ad aumentare – conclude Uecoop – la gestione della terza età diventa un punto fondamentale del welfare sia sul fronte pubblico che su quello privato con un sempre maggiore coinvolgimento delle oltre 9.700 cooperative sociali che si occupano anche di assistenza sul territorio nazionale”.

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