Venezia 75: Tv2000 al Lido con 4 documentari e Tv2000Factory. Porfiri (Ad), “raccontare la realtà con passione e discrezione”

Oltre a “‘Scarp de’ tenis – incontri sulla strada”, condotto da Giacomo Poretti, attore del trio comico “Aldo, Giovanni e Giacomo”, questo pomeriggio sono stati presentati in anteprima da Tv2000 alla 75° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia – presso lo spazio della Fondazione Ente dello spettacolo – “Il viaggio di Mohammed” dello scrittore Eraldo Affinati con la regia di Giuseppe Carrieri, e “Made by Iraqi Girls” e “L’estate più bella” con la regia di Gianni Vukaj.
“Il mio – ha spiegato Carrieri – è un viaggio al contrario, in Marocco. Una storia di grande umanità, alla scoperta della vita di un ragazzo diventato uomo. Abbiamo interpretato la realtà”. “Abbiamo voluto raccontare – ha aggiunto Vukaj – una storia d’incontro, dall’essere profughi a ricostruirsi un’esistenza”. Per l’occasione è stata presentata anche Tv2000 Factory, la neonata fabbrica del racconto della realtà, ultima iniziativa della tv della Cei, che realizza, utilizzando e valorizzando professionalità interne, documentari che sperimentano linguaggi alternativi, nuove tecnologie e un doppio binario del racconto. “La factory – ha sottolineato la responsabile dell’ufficio acquisizioni di Tv2000, Anna De Simone – è una grande novità. Offre contenuti extra e consente di raggiungere un pubblico che supera la rete. Non solo un film o un docufilm, ma una cronaca di vita”.
“La collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo rappresenta da qualche anno un vero fiore all’occhiello per Tv2000”, ha dichiarato da parte sua l’Ad dell’emittente della Cei, Massimo Porfiri. “In queste produzioni è racchiuso il Dna” di Tv2000, “il nostro modo di voler entrare dentro le cose e raccontare la realtà, con passione e discrezione”. “Alcune volte – ha aggiunto – ci riesce meglio, alcune volte facciamo più fatica, ma la cosa che ci rende orgogliosi del lavoro che facciamo è il riscontro della gente, delle persone che incontriamo, cattolici e non, che ci incoraggiano non ad alzare i toni della voce, ma ad andare avanti con un racconto che diventi sempre più partecipazione, condivisione, vita”.

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