Migranti: Consiglio d’Europa, “nonostante le sfide poste dai flussi, la Spagna dovrebbe garantire l’accesso effettivo all’asilo anche a Melilla e Ceuta”

(Strasburgo) “Ogni persona che arriva in Spagna, comprese quelle che saltano le barriere ai confini di Melilla e Ceuta, dovrebbero essere protette contro il rimpatrio e le espulsioni collettive e avere la reale possibilità di accedere a una procedura d’asilo efficace ed equa”: lo afferma il Rappresentate speciale del Segretario generale per le migrazioni e i rifugiati del Consiglio d’Europa, l’ambasciatore Tomas Bocek, in un rapporto pubblicato oggi. Bocek elogia le condizioni di accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo nella Spagna continentale e il sostegno offerto dalle autorità per l’apprendimento della lingua spagnola, poi però evidenzia che “le strutture di accoglienza a Melilla e Ceuta, comprese quelle per i minori non accompagnati, sono sovraffollate. Decine di minori non accompagnati a Melilla e Ceuta sono uscite dal sistema di protezione, vivono nelle strade e cercano di salire a bordo di navi per raggiungere il continente”. Il Rappresentante speciale ha sottolineato inoltre la necessità di ridurre l’accumulo di richieste d’asilo e di porre rimedio ai ritardi nelle procedure d’asilo. “La Spagna è stata uno dei principali Paesi di destinazione e transito – si legge in una nota – e ha affrontato numerose sfide negli ultimi tre anni. Nel 2017 infatti gli arrivi e le richieste di asilo in Spagna sono aumentati notevolmente”.
Questa estate la Spagna “è diventata il principale punto di ingresso per i migranti e i rifugiati che attraversano il Mediterraneo. La Spagna ha investito molto per potenziare i controlli ai confini nelle città di Melilla e Ceuta, uniche frontiere terrestri dell’Ue sul continente africano”. “La gestione dei flussi migratori è una sfida per tutti gli Stati”. Tuttavia, “è possibile adottare misure che consentano di conciliare i controlli alle frontiere e la sicurezza da una parte e la protezione dei diritti umani dei migranti e dei rifugiati dall’altra, nel rispetto delle norme del Consiglio d’Europa”, ha dichiarato il Rappresentante speciale.

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