Interverrà anche il premier Giuseppe Conte al 51° incontro nazionale di studi delle Acli in programma, a Trieste, dal 13 al 15 settembre. Il tradizionale appuntamento formativo sarà dedicato quest’anno al tema “Animare le città”. Le Acli vogliono contribuire a questo, “partendo dalle periferie della convivenza e del lavoro, per cercare di ricucire – si legge in una nota – le due grandi fratture che bloccano il nostro Paese, quella generazionale e quella territoriale”. Nella tre giorni si terranno dibattiti, discussioni e approfondimenti nel capoluogo friulano, tra cui una tavola rotonda sulle fratture della politica, in programma per il pomeriggio di venerdì 14 settembre, a cui parteciperanno Graziano Del Rio, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza e che sarà conclusa dall’intervento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Le Acli – prosegue la nota – porteranno al capo del Governo alcune proposte di legge in tema di formazione/lavoro, previdenza e fisco, tra queste: la riforma dei Centri per l’impiego da connettere con i Centri di formazione territoriale accreditati; l’introduzione di una pensione di inclusione per garantire, al pari del Reddito d’inclusione, un minimo vitale garantito; la rielaborazione dei criteri di progressività sanciti dall’articolo 53 della Costituzione per restituire ai contribuenti una tassazione veramente equa”. L’incontro di studi sarà anche l’occasione per presentare la ricerca inedita dell’Iref dal titolo “Le Cinque Italie al voto”, uno studio sui flussi elettorali nel nostro Paese a partire da una divisione in 5 macro-regioni e tenendo in considerazione alcune variabili come il dinamismo imprenditoriale, la partecipazione associativa e il livello del welfare territoriale. Sullo sfondo dell’incontro anche approfondimenti storici, a partire da alcune ricorrenze come i 100 anni dalla Grande Guerra, i 50 anni dal ’68, i 40 anni dalla Legge Basaglia e i 100 anni dalla nascita di una figura di riferimento per il nostro Paese e per le Acli come Livio Labor.