Sovvenire: don Maffeis (Cei), “la gestione infedele dei beni impoverisce la nostra identità ecclesiale”

“Lo scandalo impoverisce tutti sul piano dell’identità ecclesiale, in ciò che siamo”. Don Ivan Maffeis, sottosegretario Cei e direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali, ha dedicato alla gestione infedele dei beni e alle sue conseguenze a lungo termine per la Chiesa e nell’opinione pubblica, il suo intervento durante le giornate di formazione del campus “ComuniDare – Sovvenire per servire”, organizzate dal Servizio promozione della Cei al Carmelo di Ciampino (Roma) fino al 7 settembre. “Quando nella gestione amministrativa dei beni della comunità viene tradito il patto di fiducia, le conseguenze non si esauriscono nel breve termine. Nell’immediato, per la velocità di diffusione dei social media, la notizia difficilmente avrà possibilità di verifica o sfumature”, esposta alla sovrapposizione delle fake news rispetto all’accertamento dei fatti. “Si tratta prima ancora che di notizie false, di notizie a metà, che insinuano e fanno leva sulle emozioni. Non solo si moltiplicano facilmente sui social media, ma anche a fronte di smentite documentate, resteranno a lungo disponibili on line. La rete non dimentica, anzi talvolta imprigiona e uccide” ha proseguito don Maffeis, citando la “logica del serpente”, indicata da Papa Francesco, nel messaggio 2018 per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, dedicata proprio alle “false notizie”. “E’ la logica che ruba alle persone la libertà del cuore – ha ricordato il sottosegretario Cei, citando il documento papale -. E’ una mimesi della realtà, ma con la sua strisciante e pericolosa seduzione che si fa strada nel cuore dell’uomo con argomentazioni false e allettanti, spargendo il virus della falsità e della sfiducia, rafforza sospetti e chiusure verso la Chiesa”.

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