Sovvenire: Cortellessa, “15 milioni di italiani donano per la Chiesa ma pochi conoscono il nuovo sistema”

Grande generosità dei cittadini italiani verso la Chiesa, ma resta ancora scarsa l’informazione sul sistema di sostentamento ecclesiale, avviato ormai trent’anni fa. “I dati di una ricerca Gfk-Eurisko 2016 indicano che è molto alta la pratica e la propensione al dono in favore della missione dei sacerdoti da parte degli italiani: ben uno su cinque nel corso dell’anno destina un’offerta alla Chiesa. Si tratta di una cifra enorme, che raggiunge 15 milioni di cittadini”. Lo spiega Paolo Cortellessa, (Studi e ricerche Servizio Promozione Cei), nel corso delle Giornate di formazione del campus “ComuniDare”, organizzate dal servizio Promozione Cei al Carmelo di Ciampino fino al 7 settembre. “Tuttavia, a 30 anni esatti di distanza dal documento dei vescovi italiani ‘Sovvenire alle necessità della Chiesa’ del 1998, restano confuse le informazioni sul nuovo sistema di origine concordataria, che ha sostituito il regime beneficiale e la congrua statale, affidando alla fiducia e alla stima dei fedeli la missione della Chiesa e la remunerazione dei preti diocesani –indica Cortellessa -. Nel 2016 la stessa indagine mostra in crescita al 45% la quota di italiani che alla domanda ‘chi provvede ai sacerdoti?’ risponde ‘ci pensa il Vaticano’. Mentre 8xmille e Offerte per il sostentamento del clero nulla hanno a che vedere con le finanze della santa Sede”. Dunque a fronte dell’alta disponibilità pubblica a sostenere la missione dei presbiteri, le donazioni restano per lo più dirette e personali, brevi manu, destinate a sacerdoti ben noti, vicini a noi. Restano ‘illustri sconosciute’ le Offerte per il sostentamento. “Offerte ‘difficili’  –indica Cortellessa – perché richiedono di donare per tutti i preti diocesani, dal più lontano al nostro, attraverso un bollettino postale, un bonifico bancario, la carta di credito o la donazione agli istituti diocesani sostentamento clero, istituzioni per lo più non note”.

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