Giornata ringraziamento: messaggio Cei, “impegno costante a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata”

“I processi di omologazione globale dei mercati agroalimentari hanno mortificato quel contributo delle diversità culturali che, se ben indirizzato e nel rispetto dei diversi patrimoni, avrebbe contribuito a determinare una inclusione partecipata, sussidiaria e solidale dei popoli nell’unica famiglia umana”. Lo segnala la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace nel messaggio per la 68ª Giornata nazionale del ringraziamento, che ricorre l’11 novembre, sul tema “Secondo la propria specie: per la diversità, contro la disuguaglianza”. Indicando la necessità di “un’agricoltura contro la diseguaglianza”, i vescovi denunciano “il modello di industrializzazione imposto dal pensiero neoliberista e mercantilista, evidente nel sistema economico-finanziario globale attuale”. Nell’associazionismo e nella condivisione che caratterizzano il modello agricolo italiano, i vescovi vedono “gli agganci necessari per rendere salda e robusta la persona, la famiglia e la comunità”. “Un sistema economico capace di rinsaldare il legame degli agricoltori con il territorio e di restituire fiducia al consumatore nella ricerca di maggiore tracciabilità e sicurezza degli alimenti e nella domanda di conoscenza del cibo, della sua provenienza e delle sue tradizioni – segnala il messaggio –, è anche capace di vivere e contemplare la biodiversità come ricchezza naturale e genetica su cui investire al fine di garantire forme differenziate di accesso al mercato”. Quindi, “un’economia civile che si oppone all’economia dello scarto è un’economia che sa difendere il lavoro riconoscendo a ogni individuo il proprio valore nel contributo personale”. Infine, citando Papa Francesco, i vescovi promuovono “l’impegno costante a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata”.

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