Ecumenismo: Tawadros II, “rievangelizzazione dovere ininterrotto della Chiesa”

“Dobbiamo sempre discernere la realtà della santità della Chiesa, come una realtà ontologica della nostra salvezza in Cristo, senza confondere la divisione peccaminosa dei cristiani con la sua unità nella persona di Gesù Cristo come suo capo”. Lo scrive Papa Tawadros II, patriarca della Chiesa copto-ortodossa d’Alessandria, nel messaggio al Convegno ecumenico internazionale dal titolo “Discernimento e vita cristiana”, al via da oggi nel monastero di Bose. “Quanti vivono secondo Cristo nella Chiesa militante come suoi membri – continua il testo -, insieme ai membri della Chiesa trionfante, costituiscono dei modelli per la nostra vita cristiana”. Guardando alla missione della Chiesa nel mondo di oggi, il patriarca copto-ortodosso di Alessandria d’Egitto sottolinea che “i fedeli ortodossi sono e devono essere apostoli di Cristo nel mondo”. “Questa missione deve essere condotta non in forma aggressiva, ma liberamente, con amore e rispetto nei confronti della identità culturale delle persone e dei popoli – sostiene il Papa copto -. Tutte le Chiese ortodosse devono partecipare a questo sforzo col dovuto rispetto e l’ordine canonico”. Quindi, secondo Tawadros, “la vita dei cristiani è una testimonianza inconfutabile del rinnovamento in Cristo di ogni cosa”, mentre “la rievangelizzazione del popolo di Dio nelle odierne società secolarizzate o anche la evangelizzazione di quanti ancora non hanno conosciuto Cristo, è un dovere ininterrotto della Chiesa”.

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