Custodia del Creato: mons. Spreafico (Frosinone), “preoccuparci seriamente dei milioni di migranti per cause ambientali”

“Molti dei migranti che giungono nelle nostre terre scappano dalle conseguenze di questi disastri naturali provocati dall’uomo. Avrebbe senso cominciare a preoccuparci seriamente dei milioni di migranti per cause ambientali”. Lo ha detto il vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, mons. Ambrogio Spreafico, nell’omelia della messa che ha presieduto ieri nella basilica di Santa Salome in occasione della Giornata per la custodia del Creato. Dopo aver ricordato che “nessuno è mai padrone assoluto” della vita e della terra, il presule ha richiamato “i problemi e i drammi che si creano all’ambiente a causa di un uso esagerato e incontrollato delle risorse: si rovina il creato e allo stesso tempo si rendono infelici le persone, soprattutto quelle che soffrono più direttamente le conseguenze della violenza contro il creato”. Quindi, mons. Spreafico ha ricordato “coloro che soffrono la fame e la sete per le conseguenze della desertificazione della terra, specialmente in Africa”. Dal vescovo poi l’invito a esaminare “il nostro cuore, i pensieri, i sentimenti, i propositi, che ci portano a scelte che ostacolano il bene che potremmo fare e rafforzano il male”. “Pensate quanto tempo dedichiamo alla cura del nostro benessere e del corpo, e quanto poco alla cura del cuore e dello spirito, attraverso la riflessione, la lettura, la preghiera, il dialogo con gli altri, le relazioni”. Dopo aver segnalato “una stretta connessione tra custodire il fratello, cioè l’altro, e custodire il creato”, il vescovo ha affermato che “donne e uomini che non coltivano il proprio cuore, lasciando crescere rabbia e semi di violenza, conducono non all’armonia, ma all’egemonia e al possesso, all’inimicizia, a un mondo pieno di rancori, che escludono i poveri e provocano disordine nel creato”. “C’è un’ecologia umana da far emergere nelle scelte di ogni giorno, nel nostro parlare, nel nostro fare, nel nostro agire – ha concluso il presule -. Quanto una parola buona, un gesto d’attenzione, un saluto cortese possono rendere migliore l’ambiente umano in cui viviamo! Quanto i nostri gesti potrebbero aiutare uno sviluppo sostenibile del creato!”.

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