Terra Santa: ordinari cattolici, “in aumento richieste annullamento matrimoni. Migliorare preparazione al Sacramento”

“L’aumento delle richieste di annullamento di matrimoni è un fenomeno recente che sottolinea il bisogno di una migliore preparazione al Sacramento. I vescovi raccomandano di renderla obbligatoria così da preparare al matrimonio e risvegliare la fede in coloro che l’hanno persa”. È una delle conclusioni cui sono giunti gli ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) provenienti da Giordania, Palestina, Israele e Cipro che si sono riuniti in assemblea ad Amman il 25 e 26 settembre. Nel comunicato finale, diffuso dal Patriarcato latino di Gerusalemme, l’assemblea presieduta da mons. George Wadih Bacaouni, arcivescovo melkita di Haifa e pro-presidente Aocts, afferma di aver “valutato i primi frutti” delle lettere apostoliche in forma di motu proprio Mitis Iudex Dominus Jesus e Mitis et misericors Iesus sulla riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio nel codice di diritto canonico per la Chiesa latina e per le Chiese orientali. Si è discusso anche del capitolo 8 dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia circa la comunione ai divorziati e risposati. Nel documento si legge che sono risuonate le parole dei “vescovi argentini che chiedono ai pastori di accogliere queste coppie, accompagnarle, discernere la loro situazione e cercare di integrarle nelle loro parrocchie affinché vivano la loro fede in modo intenso”. Tra gli altri argomenti trattati dagli ordinari quello dei rifugiati iracheni e siriani accolti in Giordania. L’assemblea, è scritto nel testo finale, “ha apprezzato la presentazione fatta dal team Caritas Giordania e auspicato che i donatori continuino a sostenere i poveri studenti iracheni che studiano nelle nostre scuole. Iniziativa questa generosamente sostenuta dalla Conferenza episcopale italiana negli ultimi tre anni”. Sul tema si è espresso anche padre Rafic Nahra, vicario patriarcale per i cattolici di lingua ebraica in Israele e responsabile del coordinamento della pastorale dei migranti e richiedenti asilo in Israele, che ha parlato delle “gioie e delle sfide della pastorale dei migranti esprimendo il desiderio di un coordinamento pastorale con Cipro e Giordania, paesi che ospitano migliaia di lavoratori stranieri”. All’assemblea erano presenti anche il nunzio apostolico in Giordania e Iraq, mons. Alberto Ortega, e mons. Leopoldo Girelli, nunzio apostolico in Israele e Cipro e delegato apostolico per Gerusalemme e la Palestina. Mons. Ortega, presentando agli ordinari la situazione della Chiesa in Giordania, ha dichiarato che “le relazioni con il Governo sono molto buone e che la Chiesa gode della libertà di culto” sottolineando “il ruolo speciale del re nella stabilità politica del Regno Hashemita, nonostante la mancanza di sicurezza nei paesi limitrofi”. Mons. Girelli ha parlato dei “rapporti tra la Santa Sede e lo Stato di Israele e tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina, e in particolare dei negoziati in corso con Israele sull’attuazione degli accordi già firmati”. Dagli ordinari è giunto infine il saluto ai padri sinodali che saranno a Roma per partecipare al sinodo sui giovani (3-28 ottobre). Il prossimo incontro dell’Aocts è previsto a Tiberiade il 12 e il 13 marzo 2019.

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