Fumo: Baldazzi (Eurispes), “minore pericolosità dei vapori rispetto all’assunzione del tabacco”

“È essenziale che i processi di validazione proseguano per indagare a fondo e su base rigorosamente scientifica questo nuovo habitat del fumo o, per meglio dire, del vapore che sostituisce il fumo annullando, quindi, i processi di combustione che generano i composti maggiormente aggressivi per la salute”. Lo sostiene Alberto Baldazzi, coordinatore del rapporto Eurispes “Fumo: nuovi prodotti e riduzione del danno”, diffuso oggi. “Già oggi tutte le evidenze scientifiche e le analisi indipendenti attestano una assai minore pericolosità dei vapori (con e senza nicotina) rispetto all’assunzione tradizionale del tabacco, ovvero combusto”. Il riferimento è ai “prodotti innovativi” che si suddividono in due categorie: le sigarette elettroniche (e-cigs) e i prodotti del tabacco di nuova generazione (tabacco riscaldato o heat-not-burn). “Le due tipologie di nuovi strumenti superano lo scoglio della combustione, ovvero del processo che genera più sostanze tossiche o cancerogene per la salute umana”. “Nel caso delle sigarette elettroniche, vengono vaporizzati dei liquidi che possono, o meno, contenere nicotina, oltre a diversi aromi naturali – si legge nello studio –. Nel caso del tabacco riscaldato, viene scaldato uno stick di tabacco, specificamente prodotto e confezionato, all’interno di un dispositivo”. Secondo lo studio, “una seria politica legislativa ispirata al principio della riduzione del danno non può comunque prescindere dalla sussistenza di due fondamentali presupposti: la verifica scientifica delle innovazioni con la quantificazione degli obiettivi perseguibili; e la cooperazione tra gli organi istituzionali che determinano l’indirizzo politico e le imprese”.

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