Alleanza contro la povertà: Gori, ripartire dal Rei per rafforzarlo e migliorarlo, serve una risposta definitiva per tutti i poveri assoluti

Ripartire dall’attuale Rei (Reddito d’inclusione) “per migliorarlo e rafforzarlo”, apportando anche “robusti cambiamenti” a partire dalle esperienze concrete che stanno maturando nei territori. L’obiettivo è arrivare, con il Reis (Reddito d’inclusione sociale), a “una risposta definitiva e ben strutturata per tutti i poveri assoluti: questo è il salto che si deve fare”. Lo ha detto Cristiano Gori, ideatore e coordinatore del gruppo scientifico dell’Alleanza contro la povertà, in occasione della presentazione del documento che contiene le richieste dell’Alleanza per la prossima legge di bilancio. “La politica contro la povertà assoluta – ha sottolineato Gori – va differenziata dagli altri interventi”, anche perché, a fronte di un problema di risorse disponibili, “l’unico criterio di equità è che si parta dai più poveri”. Gori saluta positivamente la prospettiva di un potenziamento dei Centri per l’impiego (CpI), prevista dal governo in vista del reddito di cittadinanza. Ma spostare dai servizi sociali dei Comuni a tali Centri il coordinamento degli interventi contro la povertà assoluta è sconsigliabile per una serie di motivi: innanzitutto perché “la povertà assoluta non è legata solo al lavoro”; in secondo luogo perché il potenziamento dei CpI richiede tempi tali da mettere a rischio, nel frattempo, l’erogazione del Rei; infine perché proprio per poter rafforzare il ruolo dei CpI bisogna evitare di caricarli anche della “governance” delle misure contro la povertà assoluta. In termini economici, il documento dell’Alleanza ritiene necessario che l’importo medio mensile passi dagli attuali 206 euro del Rei a 396 euro, per colmare la differenza tra la soglia di povertà e il reddito disponbile. L’Alleanza chiede quindi che, per adeguare gli importi e coprire tutta la platea dei poveri assoluti, “l’imminente legge di bilancio sciolga definitivamente il nodo dei finanziamenti, stabilendo che al più tardi dal 2012 – ultima annualità di sua competenza – la misura venga dotata stabilmente dei 5,8 miliardi annui ulteriori necessari”.

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