Turismo: Uecoop, “addio ai piccoli borghi d’Italia, negli ultimi 30 anni 1 su 4 ha chiuso i battenti”

Addio ai piccoli borghi d’Italia con 1 su 4 che ha chiuso i battenti negli ultimi 30 anni con un crollo di oltre il 25%. È quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in occasione della Giornata mondiale del turismo (27 settembre) su dati Istat relativi ai micro paesi d’Italia con meno di 150 abitanti, “veri e propri tesori di tradizione, paesaggio e architettura da scoprire – si legge in una nota – anche fuori dai tradizionali itinerari turistici”. “Da nord a sud della Penisola i 139 micro paesi che ancora resistono – afferma Uecoop – rappresentano un patrimonio da promuovere con un’azione congiunta di Stato e cooperative grazie a progetti di valorizzazione del paesaggio e di creazione di servizi in loco con il recupero di opportunità professionali per i giovani italiani e per le categorie più svantaggiate, con 1 italiano su 2 favorevole – secondo il sondaggio Uecoop/Ixè – alla distribuzione degli immigrati nelle aree interne del Paese per recuperare i piccoli borghi abbandonati e combattere lo spopolamento del territorio”.
“Una cooperazione buona che fa bene all’Italia sviluppa l’economia senza perdere valore sociale”, sottolinea Uecoop riferendosi agli esempi di Camini (Rc), Rondine (Ar), Borgo di Ornica (Bg).
Per Uecoop, “senza un vero rilancio si rischia di allungare l’elenco degli oltre 6mila borghi fantasma, senza più neppure un abitante, che già punteggiano valli e montagne da nord a sud della Penisola”. Dei micro paesi con meno di 150 residenti circa la metà si trova in Piemonte, ma se ne trovano anche in Lombardia, Lazio, Marche, Emilia Romagna, Sardegna, Abruzzo, Molise, Veneto e Valle d’Aosta. All’inizio del 2018 dalla lista ne sono spariti altri tre per fusione con altri Comuni, mentre nella top ten dei Comuni più piccoli – spiega Uecoop – troviamo al primo posto Moncenisio (To) con 29 abitanti e a seguire Morterone (Lc) con 35 abitanti, Briga Alta (Cn) con 40 residenti, Pedesina (So) con 41, Ingria (To) con 46, Valmala (Cn) e Ribordone (To) con 49, Torresina (Cn) con 51, Massello (To) con 52 e fino al 2017 c’era Sabbia in provincia di Vercelli con 54 abitanti che però è stato fuso con Varallo e quindi al decimo posto è subentrato il Comune di Cervatto, sempre nel Vercellese e sempre con 54 abitanti.
“Non dobbiamo disperdere l’enorme potenziale dei piccoli borghi – ammonisce il presidente di Uecoop, Gherardo Colombo – perché sono presidi importanti su territori sempre più abbandonati e perché possono diventare occasioni di lavoro in ambito sociale e turistico per l’inserimento di giovani, stranieri ma anche persone che cercano uno strada per costruirsi un futuro nella legalità dopo gli errori del passato”.

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