Papa in Estonia: messa a Tallin, “vincere la paura e lasciare gli spazi blindati”

“Dobbiamo vincere la paura e lasciare gli spazi blindati, perché oggi la maggior parte degli estoni non si riconoscono come credenti”. La parte centrale dell’omelia della Messa in Piazza della Libertà a Tallinn è in chiave squisitamente missionaria, all’insegna della “Chiesa in uscita” tanto amata da Papa Francesco. “Uscire per promuovere la relazione con Dio, per facilitarla, per favorire un incontro d’amore con Colui che sta gridando: ‘Venite a me’”, la consegna del Papa. “Abbiamo bisogno di crescere in uno sguardo di vicinanza per contemplare, commuoverci e fermarci davanti all’altro, ogni volta che sia necessario”, la tesi di Francesco: “Questa è l’arte dell’accompagnamento, che si attua con il ritmo salutare della prossimità, con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione che è capace di guarire, di sciogliere nodi e far crescere nella vita cristiana”. Poi l’appello alla santità, che non è “solo per alcuni”: “Tutti siamo chiamati ad essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova”, la citazione della Gaudete et Exsultate. “Oggi scegliamo di essere santi risanando i margini e le periferie della nostra società, là dove il nostro fratello giace e patisce la sua esclusione”, l’invito del Papa: “Non lasciamo che sia quello che viene dopo di noi a fare il passo per soccorrerlo, e nemmeno che sia una questione da risolvere da parte delle istituzioni; siamo noi stessi quelli che fissiamo il nostro sguardo su quel fratello e gli tendiamo la mano per rialzarlo, perché in lui c’è l’immagine di Dio, è un fratello redento da Gesù Cristo. Questo significa essere cristiani e la santità vissuta giorno per giorno”. “Com’è bello sentirsi parte di un popolo! Com’è bello essere indipendenti e liberi!”, ha concluso Francesco, esortando a “discernere in ogni momento della storia come essere liberi, come abbracciare il bene e sentirsi eletti, come lasciare che Dio faccia crescere, qui in Estonia e nel mondo intero, la sua nazione santa, il suo popolo sacerdotale”. Dopo la messa il Papa si trasferirà in auto all’aeroporto di Tallinn per il congedo dall’Estonia e il rientro a Roma.

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