Cooperazione: Del Re (viceministro Esteri), “lavorare con diaspore significa costruire un capitale sociale”

“Il ministero degli Esteri e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo sono in prima linea con un’azione a tutto campo e con investimenti che sono semi per il futuro”. Lo ha sottolineato Emanuela Del Re, viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Summit nazionale delle diaspore che si terrà il 15 dicembre a Milano ma avrà diversi incontri in tutto il territorio nazionale. “Diaspora – ha spiegato Del Re – è casa, significa averne trovato una e riuscire a darne una: lavorare con le diaspore vuol dire avere un punto di riferimento, parlare lo stesso linguaggio, avere una visione prismatica de mondo”.
Ecco allora che “tutto ciò che si va costruire – ha osservato – rappresenta un tesoro per tutti, una sorta di conto in banca sociale e politico, un capitale che se sapremo trasmettere alle nuove generazioni frutterà molto in futuro”.
“Migrare è un’aspirazione legittima, ma anche restare a casa propria è un diritto di tutti”, ha aggiunto Del Re evidenziando che “occorre credere nelle opportunità che i nostri interlocutori nei Paesi in via di sviluppo affinché siano non destinatari di un dono, ma partner costruttivi così che entrambi siano beneficiari di un rapporto di crescita”. Per il viceministro degli Esteri è dunque fondamentale “sostenere le diaspore in un percorso di sviluppo”.
“Malgrado tutto e nonostante la situazione difficile, c’è un approccio che fa vedere la diaspora non solo come un problema, ma come opportunità, come possibilità di creare ponti”, ha rilevato Cleophas Adrien Dioma, coordinatore del progetto Summit nazionale delle diaspore.

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