Commercio estero: Istat, ad agosto incremento delle esportazioni verso i Paesi extra Ue (+3,6%) mentre calano le importazioni (-0,7%)

Ad agosto 2018 si stima, per i flussi commerciali da e verso i Paesi extra Ue, un aumento congiunturale per le esportazioni (+3,6%) e un calo per le importazioni (-0,7%). Lo rende noto oggi diffondendo i dati di “Commercio estero extra Ue” relativi ad agosto 2018.
“Dopo la flessione congiunturale di luglio, le esportazioni verso i Paesi extra Ue – si legge in una nota – tornano a crescere ad agosto. L’espansione congiunturale, ampia anche su base trimestrale, è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di industrie, con l’energia in forte espansione”. Dai dati diffusi, infatti, relativamente alle esportazioni l’energia (+32,9%) e i beni intermedi (+4,9%) registrano un aumento molto marcato. Dal lato dell’import, la flessione è intensa per i beni strumentali (-4,5%) e i beni di consumo durevoli (-3,5%). Gli acquisti di beni intermedi (+2,3%) sono invece in aumento. “Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i Paesi extra Ue risulta positiva (+2,8%), trainata dal marcato aumento dell’energia (+7,9%) e dei beni intermedi (+4,2%)”, nota l’Istituto nazionale di statistica, aggiungendo che “nello stesso periodo, anche le importazioni registrano una crescita congiunturale (+4,7%), determinata soprattutto dall’energia (+9,8%) e dai beni strumentali (+4,4%)”. Ad agosto 2018, le esportazioni sono in aumento anche su base annua (+4,5%); le importazioni registrano un forte aumento tendenziale (+12,4%). Il surplus commerciale ad agosto 2018 è stimato pari a +1.749 milioni, in diminuzione rispetto a +2.527 milioni di agosto 2017. Da inizio anno aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +42.443 milioni per il 2017 a +44.267 milioni per il 2018).Forte aumento tendenziale, ad agosto 2018, per l’export verso Stati Uniti (+13%), India (+11,1%) e Giappone (+8,6%) mentre risultano in flessione le vendite di beni verso Medio Oriente (-14,6%), Turchia (-13,1%) e Paesi Mercosur (-6,4%). Gli acquisti da Paesi Opec (+34,9%), India (+25,3%), Medio Oriente (+24,7%) e Paesi Asean (+19,2%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni, mentre sono in diminuzione quelli dal Giappone (-11,2%).

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