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Papa in Lettonia: visita alla cattedrale di S. Giacomo, “né il regime nazista né quello sovietico hanno spento la fede nei vostri cuori”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Voi qui presenti siete stati sottoposti ad ogni sorta di prove: l’orrore della guerra, e poi la repressione politica, la persecuzione e l’esilio. E siete stati costanti, avete perseverato nella fede”. È l’omaggio del Papa ai cattolici luterani, durante la visita alla cattedrale di San Giacomo. “Né il regime nazista né quello sovietico hanno spento la fede nei vostri cuori e, per alcuni di voi, non vi hanno fatto desistere neppure dal dedicarvi alla vita sacerdotale, religiosa, a essere catechisti, e a diversi servizi ecclesiali che mettevano a rischio la vita”, ha proseguito Francesco: “avete combattuto la buona battaglia, state per concludere la corsa, e avete conservato la fede”. L’apostolo Giacomo, ha fatto notare Francesco, “insiste sul fatto che questa pazienza supera la prova della fede facendo emergere opere perfette”: “Il vostro operare sarà stato perfetto allora, e dovrà tendere ancora alla perfezione nelle nuove circostanze”. “Voi, che vi siete spesi corpo e anima, che avete dato la vita inseguendo la libertà della vostra patria, tante volte vi sentite dimenticati”, ha denunciato il Papa: “Benché suoni paradossale, oggi, in nome della libertà, gli uomini liberi assoggettano gli anziani alla solitudine, all’ostracismo, alla mancanza di risorse e all’esclusione, e perfino alla miseria. Se è così, il cosiddetto treno della libertà e del progresso finisce per avere, in coloro che hanno lottato per conquistare diritti, la sua carrozza di coda, gli spettatori di una festa altrui, onorati e omaggiati, ma dimenticati nella vita quotidiana”.

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