Migranti: Uecoop/Ixè, un italiano su tre boccia assistenza ai senza lavoro. “Lavoro è indispensabile per integrazione”

Per quasi un italiano su tre fra i problemi legati alla gestione dei migranti c’è che sono assistiti e non lavorano. È quanto emerge dal sondaggio Uecoop/Ixè sull’atteggiamento che bisognerebbe avere nei confronti degli stranieri considerati però una risorsa per il Paese dalla metà degli italiani. Il lavoro – sottolinea l’Unione europea delle cooperative (Uecoop) – “diventa quindi un vero e proprio spartiacque fra ostilità e accoglienza, fra clandestinità e integrazione perché con il lavoro regolare lo straniero trova una sua collocazione nella società, evita il rischio di cadere nelle mani della malavita, sfugge alla povertà, partecipa alla crescita delle comunità oltre a pagare le tasse e i contributi pensionistici”. In questo senso – prosegue Uecoop – le coop italiane “svolgono una funzione strategica tanto che oltre 45mila immigrati lavorano nel mondo delle cooperative con una crescita del 10,9% negli ultimi cinque anni e sono aumentate anche le imprese cooperative gestite da stranieri, dall’edilizia all’assistenza sociosanitaria, dal commercio ai servizi di pulizia arrivate a 5.248 con un balzo del 14,6% dal 2013 a oggi”.

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