Germania: domani il rapporto sugli abusi nella Chiesa tedesca. Card. Marx (Dbk), “i vescovi vogliono ascoltare, capire, trarre conclusioni”

Nel corso dei lavori della sessione autunnale della Assemblea plenaria della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), domani sarà ufficialmente presentato il rapporto sugli abusi sessuali nella Chiesa. Durante la conferenza stampa di apertura dell’assemblea a Fulda, questo pomeriggio il card. Reinhard Marx, presidente della Dbk, ha voluto introdurre il tema, rispondendo alle domande dei numerosi giornalisti presenti, soprattutto in riferimento alla reale indipendenza del rapporto e sulle reazioni dei vari presuli tedeschi, che nel corso dei lavori intendono trarre le prime conclusioni sullo studio, commissionato dalla Dbk nel 2013. Secondo Marx “lo studio rende chiaramente visibile” l’ampiezza e la profondità della sfida che arriva alla Chiesa tedesca dallo scandalo degli abusi sessuali: per questo il porporato ha evidenziato che una delle parole d’ordine per tutti i membri della Dbk dovrà essere “Ascolta, capisci, trai conclusioni”, ovvero i vescovi partiranno da Fulda dopo aver compiuto questi tre passi. Marx ha evidenziato che con lo studio, la chiesa è ad un punto di svolta in quanto si occupa della lotta contro gli abusi partendo dalla prevenzione, dal rapporto con le vittime e il loro futuro. Questa è la volontà di molti nella Chiesa, a partire dal Santo Padre. Marx ha constatato che nelle strutture ecclesiali non sempre e non dappertutto è stato fatto il dovuto contro gli abusi: e anche dopo che lo scandalo è stato scoperto nel 2010, i passi che la chiesa ha intrapreso sono stati corretti, ma non abbastanza profondi.
Durante la conferenza stampa Marx ha sottolineato che in merito al rapporto sugli abusi nella Chiesa “i ricercatori ci dicono: ‘Hai mosso i tuoi primi passi, ma non accade ovunque con la stessa forza e intensità’”, mentre la “Chiesa deve pervenire a una cultura della consapevolezza”. Marx, a partire dal suo ruolo di presidente della Dbk, intende lavorare per giungere a trarre conseguenze comuni, con l’impegno delle diocesi nell’implementare le varie misure. Davanti al fatto che ci fosse scetticismo sulle reali intenzioni della Chiesa di combattere gli abusi, Marx ha risposto la Chiesa tedesca “non può semplicemente dire che si pente e poi andare avanti”, deve trarre delle conseguenze, e quindi è probabile che altri studi saranno predisposti a livello delle singole diocesi. In questo senso già le diocesi di Monaco-Frisinga (di cui il card. Marx è arcivescovo), di Colonia e di Hildesheim hanno già annunciato i loro passi in questo senso. Il cardinale ha poi sottolineato che la chiesa deve rafforzare il lavoro di prevenzione e “pensare realmente alle vittime ed a render loro giustizia”. Nel rispondere ai giornalisti Marx ha rigettato il dubbio della non indipendenza dello studio, dopo le critiche odierne di una associazione che fece scoprire uno degli scandali nel 2010.

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