Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che ha unificato i due provvedimenti in materia di sicurezza e immigrazione. Il provvedimento modifica la normativa in materia dell’accoglienza dei profughi, in particolare dei richiedenti asilo, abolendo il permesso umanitario. Il Cnca Lombardia promuove “un modello opposto: un contesto di cittadinanza attiva e democrazia partecipata, nel quale si collocano ad esempio le esperienze dirette di cittadini che hanno scelto di essere famiglie accoglienti di minorenni migranti soli”. Ad esempio il progetto “Terreferme” gestito dal Cnca in accordo con Unicef, che pone al centro il diritto di ogni minorenne di sperimentare relazioni familiari accoglienti e percorrendo la strada dell’etica della “corresponsabilità” dove “cittadini/famiglie del Nord (Veneto e Lombardia) accolgono minorenni migranti soli ospiti di strutture in Sicilia”. Si tratta di circa 260 persone (famiglie, singoli, operatori) che hanno partecipato ai percorsi formativi, molti dichiarano che questo è il “loro modo concreto” di “dire no alle scelte urlate di respingimento e di chiusura verso l’altro”. Oggi sono già in atto le prime accoglienze familiari e altre sono in programma, sono circa 25 le risorse famigliari selezionale e idonee, altre si stanno candidando. Più recente è invece l’esperienza di Ca Roman 2018 (alla sua 5° edizione, organizzata dal Cnca Veneto) che ha visto la partecipazione di famiglie e cittadini accoglienti di Veneto e Lombardia (circa 230 partecipanti: famiglie con bambini, singoli) per vivere insieme una “tre giorni” presso l’Oasi naturalistica di Ca Roman (laguna veneta) di convivialità, confronto, partecipazione per costruire legami solidali tra persone a partire dalla riqualificazione degli abituali contesti di vita perché diventino “luoghi vivi e vitali”. Il Cnca ha anche dato disponibilità a collaborare per sostenere e accompagnare la funzione del tutore volontario di minorenni migranti soli.