“Per dialogare veramente bisogna essere così grandi da farsi piccoli, da umiliarsi come bambini. Al punto da sentire ogni uomo e la sua debolezza. Quando accogliamo un uomo senza altre qualificazioni, senza titoli di importanza, merito e demerito, allora entriamo nel vero dialogo. Allora le differenze diventano occasione di arricchimento. Gli altri sono un dono per me e io spero di esserlo per loro”. Lo ha detto il Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, a conclusione della quarta edizione del Cortile di Francesco. La manifestazione culturale, organizzata dal Sacro Convento di Assisi e dall’associazione Oicos Riflessioni, si è incentrata sul tema delle differenze. Trentadue gli incontri, 40 i relatori provenienti dalle esperienze umane e professionali più diverse del mondo della letteratura, delle istituzioni, dell’economia, della religione, dell’arte e del giornalismo che si sono confrontati sui temi della rassegna. “Parliamo con gli altri, ma parliamo come se fossimo allo specchio – ha dichiarato p. Gambetti –. Francesco, prima di scrivere il Cantico, ha imparato a dialogare con la realtà. Nel Cantico rilucono lo scambio, la complementarietà, l’accoglienza; è il frutto di una identità matura, aperta gli altri”.