Diocesi: mons. Savino (Cassano all’Jonio), “il cristianesimo è per donne e uomini coraggiosi, altro che per sfigati”

“Quando ti spinelli, ti ubriachi, fai violenza o la subisci, tu inconsapevolmente stai tradendo quello per cui sei fatto e per cui il tuo cuore grida: l’esigenza di felicità”. Lo ha detto ieri mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio, rivolgendosi ai giovani e chiudendo l’Assemblea diocesana, loro dedicata, consegnando una lettera indirizzata “sia ai giovani che fanno un percorso di fede, sia a quelli che vivono sulla soglia o sono indifferenti del tutto”. Ricordando che “la vocazione è chiamata alla Bellezza e occorre riscoprirlo non solo nei discorsi ma anche e soprattutto nei volti dei testimoni”, mons. Savino ha chiesto loro di “imparare a guardare”, perché “non c’è altro modo per scoprire la propria strada”. “Quando vi umiliano, vi opprimono, non vi comprendono – ha aggiunto – alzate lo sguardo, guardate oltre. Ascoltate il cuore perché non mente; è fatto di cose grandi e semplici allo stesso tempo: esigenza di bellezza, di giustizia, di verità”. Per il vescovo cassanese, “il cristianesimo è per donne e uomini coraggiosi, altro che per ‘sfigati’, perché non riduce, perché chiede l’impossibile in questo mondo, che la vita scoppi dentro il cuore e si trasmetta per contagio”. Esortando i giovani presenti, il presule “spera” che “sarete voi stessi entusiasti comunicatori della gioia che vi portate dentro e che a volte, per un malinteso pudore umano, non esprimete”. Rivolgendosi ai parroci, mons. Savino ha auspicato che “in ogni parrocchia si ripensi seriamente e responsabilmente, mettendo al centro i giovani, un accompagnamento e una presenza educativi”, per “un’iniziazione cristiana ripensata in modo catecumenale, una comunità-utero che genera alla fede adolescenti e giovani”.

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