Adolescenti e comportamenti estremi: Toro (esperta), “genitori non si sostituiscano ai figli ma siano presenti, sempre al loro fianco”

Non sostituirsi ai nostri figli ma essere sempre con loro, al loro fianco. E’ il consiglio di Maria Beatrice Toro, docente di psicologia di comunità presso la Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione Auxilium, che in un’intervista al Sir commenta le ultime tragiche morti di adolescenti legate a comportamenti sempre più estremi. Come proteggerli da questi pericoli? “Dobbiamo tornare a fare i genitori – dice l’esperta -, incoraggiarli a fare coinvolgenti esperienze di emozioni sane: sport, volontariato, relazioni reali. In realtà noi siamo iperprotettivi e questo ci rende un po’ complici. Ci sentiamo più tranquilli con un figlio a casa con lo smartphone piuttosto che fuori, magari al freddo, impegnato in qualche attività fisicamente esigente ma sana, importante per il suo equilibrio e la costruzione di relazioni reali, ma che a noi crea ansia”. I ragazzi si chiudono in casa e preferiscono le relazioni virtuali perché “sono semplici, mentre costruire una relazione significativa chiede la fatica dell’attesa, del rischio”. La psicologa pensa ai genitori degli adolescenti morti in questi folli giochi, “travolti dai sensi di colpa, distrutti dal chiedersi: se avessi visto, se avessi capito, se avessi fatto…. In realtà – assicura – non si può arrivare dappertutto ma secondo me occorre tentare di essere non iperprotettivi ma presenti. Fin dalla più tenera età perderci tempo, stare loro vicino, dialogare, ascoltare, rispettare i loro spazi ma esserci, sempre. Anche commentare con loro questi fatti, farli ragionare e sviluppare consapevolezza. Non sostituirsi a loro ma essere con loro, al loro fianco”.

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