Solidarietà: Roma, il “ristorante dei poveri ” a Sant’Eustachio avrà anche una “Casa della misericordia”

foto SIR/Marco Calvarese

Sabato 22 settembre sarà inaugurata a Roma (ore 19, via Sant’Eustachio 19), nei locali della basilica di Sant’Eustachio, la “Casa della misericordia” con servizi per persone senza fissa dimora e famiglie fragili. Una nuova iniziativa che si aggiunge al “ristorante dei poveri” che da cinque anni, ogni giorno, organizza il rettore della basilica mons. Pietro Sigurani. Dal 22 settembre, festa di Sant’Eustachio, chi passa al “ristorante” avrà in più anche uno spazio raccolto dove prendere il caffè, parlare dei suoi problemi al Centro d’ascolto, fare la doccia, lavare gli abiti e partecipare ai vari corsi dell’“Università degli scartati”.  “Tutto è stato realizzato solo con donazioni. Ci aiutano i miei ex alunni, medici, professori, avvocati. Viviamo di carità, non vogliamo contributi statali”, racconta al Sir mons. Sigurani. Uno dei finanziatori è Papa Francesco, che tramite il suo elemosiniere ha donato 15.000 euro. Lo scorso Giovedì Santo il rettore di Sant’Eustachio era infatti a pranzo dal Papa e gli ha raccontato il suo progetto. Ai nuovi locali sotterranei della “Casa della Misericordia” si accede dalla via laterale che affaccia proprio sul retro del Senato della Repubblica. “Ma solo due o tre politici ci aiutano”, confida mons. Sigurani. I lavori sono ancora in corso, il 22 settembre si festeggerà la parte già ristrutturata. Parteciperà anche mons. Gianrico Ruzza, vescovo ausiliare di Roma Centro. Il 18 novembre, Giornata mondiale dei poveri, sarà inaugurata anche la sezione docce e lavanderia. All’ingresso il nome della casa è tradotto in diverse lingue, tra cui arabo e russo. “Per me il termine straniero non esiste – sottolinea -. Siamo sempre stranieri rispetto a qualcun altro”. “L’Università degli scartati” è dedicata a Giulia Carnevale, la ragazza morta sotto le macerie della Casa dello studente durante il terremoto dell’Aquila. Sabato verranno i genitori ad inaugurarla. “Faremo corsi di italiano, di inglese, ci sono computer a disposizione per contattare le famiglie. Tutto ci è stato regalato”. Costo totale dei lavori di ristrutturazione: 290.000 euro. Per fortuna le suppellettili – la macchina del caffè con le cialde, i computer, i tavoli, le sedie – sono stati donati da aziende generose ma “finora abbiamo pagato solo la metà”. Mons. Sigurani è un veterano della carità, già da decenni ha organizzato mense e servizi per i poveri come parroco della Natività di Gesù a via Gallia.

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