Don Tonino Bello: Piccinni (pres. Fondazione), “chi lo ha incontrato si è innamorato di Dio”

“Chi, lungo la sua strada, ha incontrato don Tonino, si è innamorato di Dio. Perché di Dio parlava il suo sorriso, la sua fede era autentica, affascinante il suo esempio. La sua parola toccava il cuore: per questo i suoi scritti sono sempre apprezzati, suscitano interesse, comunicano novità, portano la speranza”. Lo scrive Giancarlo Piccinni, presidente della fondazione “Don Tonino Bello” e curatore del libro “Con Cristo sulle strade del mondo. 31 meditazioni per una Chiesa in missione” (edizioni San Paolo), in libreria dal 21 settembre (di cui oggi il Sir anticipa un capitolo). “Egli denuncia e affronta le infamie della nostra società, le fiacchezze e i ritardi della stessa Chiesa, sulle quote di una protesta non frequente nei nostri pastori; per la sua opzione radicale a favore degli ultimi, l’impegno per la pace e nonviolenza – aggiunge il curatore -. Insieme a tutto questo è sempre viva in lui la preoccupazione perché la sua Chiesa riscopra la radicalità della missione”. Piccinni sottolinea che “don Tonino affida all’ottobre missionario il compito di iniziazione alla coscienza planetaria: ogni uomo della terra dovrebbe provare sofferenza vera per le tribolazioni e le discordie tra i popoli, per gli odi vecchi e nuovi di tutti i fratelli, per la minaccia degli egoismi sempre risorgenti”. Di qui l’invito a “scegliere la contemplazione della strada rispetto al lusso del deserto”. Dalle pagine, secondo il curatore, traspare “la sensazione tangibile di chi ha amato la Chiesa senza misura. E allo stesso tempo senza misura ha amato il mondo, desiderando ogni giorno di essere Pastore della strada”.

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