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Conferenza xenofobia e populismo: messaggio Chiese cristiane, “inaccettabile proteggere i valori cristiani ed escludere chi cerca un rifugio”. “Il razzismo è peccato”

foto SIR/Marco Calvarese

“Rifiutare di ricevere e aiutare chi è nel bisogno è contrario all’esempio e alla chiamata di Gesù Cristo. Pretendere di proteggere i valori cristiani e le comunità cristiane escludendo coloro che cercano un rifugio sicuro dalla violenza e dalla sofferenza, è inaccettabile, mina la testimonianza cristiana nel mondo e contribuisce ad innalzare i confini nazionali come idoli”. Nessuno sconto e parole forti di condanna a tutte le forme di nazionalismo populista: è quanto si legge nel Messaggio finale diffuso ieri sera al termine della “Conferenza mondiale su xenofobia, razzismo e nazionalismi populisti nel contesto delle migrazioni globali” che si è svolta a Roma dal 18 al 20 settembre. Un evento promosso per la prima volta insieme dal Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale e il World Council of Churches (Wcc), in collaborazione con il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. I partecipanti sono ricevuti questa mattina da Papa Francesco. Nel lungo messaggio suddiviso in 13 paragrafi, leader ed esponenti delle Chiese invitano “tutti i cristiani e tutti coloro che sostengono i diritti umani fondamentali a respingere tali iniziative populiste incompatibili con i valori del Vangelo. Ciò dovrebbe ispirare la vita politica e il discorso pubblico, e informare le scelte fondamentali soprattutto al momento delle elezioni”. Parole molto dure vengono espresse anche riguardo al razzismo. “La razza è un costrutto sociale che pretende di spiegare e giustificare la separazione tra i gruppi umani avanzando criteri fisici, sociali, culturali e religiosi” e il razzismo divide “i gruppi di persone in base al colore della loro pelle”, “nel nome di una falsa nozione della purezza e della superiorità di una specifica comunità”. “In questo senso – scrivono le Chiese – il razzismo è un peccato”, “radicalmente incompatibile con la fede cristiana”. “Le persone di fede devono condannare il razzismo perché nega la dignità umana e l’appartenenza reciproca all’unica famiglia umana e sfigura l’immagine di Dio in ogni essere umano”.

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