Diocesi: card. De Donatis (vicario Roma), “ascoltare il grido della città”

“Ascoltare il grido della città, le sofferenze familiari, il grido dei poveri e degli stranieri, le situazioni di alienazione o addirittura di sfruttamento vissute nel lavoro, le ingiustizie subite a causa dei sistemi di corruzione e di clientelismo, la rassegnazione di chi non cerca più un senso per la vita”. È il compito affidato dal cardinale vicario della diocesi di Roma, Angelo De Donatis, stamani al clero, nella basilica di San Giovanni in Laterano, indicando come tema dell’anno pastorale la riconciliazione. Il cardinale ha indicato “tre passaggi che vivremo” durante l’anno: uno da adesso fino a Natale, imperniato sulla memoria; il secondo da gennaio a Pasqua, che sarà dedicato alla riconciliazione; il terzo, da Pasqua a Pentecoste, sull’ascolto del grido della città e sulla missione. Dopo aver invitato a “fare questo esercizio spirituale di memoria” per “riconciliarci con il nostro passato”, il cardinale ha indicato il compito di “scrivere queste storie comunitarie, quella delle nostre parrocchie, delle comunità religiose, delle associazioni e dei movimenti, e insieme, in uno specifico incontro di prefettura quella della nostra Chiesa diocesana”. Il cardinale ha poi evidenziato il secondo passaggio: “compiere insieme il cammino della riconciliazione”. E ha messo in guardia: “Il protagonismo di qualcuno – fosse anche un apostolo che battezza – giocato contro gli altri rischia di far perdere il comune riferimento alla Croce di Gesù. Quando ognuno segue se stesso, il popolo non c’è più”. Infine, il terzo passaggio: ascoltare il grido della città. “La conversione missionaria chiede alle comunità di ‘buttarsi nella mischia’ e di credere oggi nella possibilità della ‘rivoluzione della tenerezza’, cioè del rischio dell’incontro con l’altro, del primo passo verso i luoghi in cui le persone vivono”.

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